“Il Salice piangente” un mito moderno

Gregorio, della classe I A, ha incontrato questo classico “mito” e lo ha rielaborato. Ne è nato un mito moderno…

IL SALICE PIANGENTE.
Molto tempo fa, a Oriente, regnava l’imperatore Salicio, un sovrano molto generoso.Una mattina, vide da lontano Rodos (che in greco significa rosa), la figlia del re dell’Occidente: era bella come una rosa appena sbocciata! Accidentalmente, la bella inciampò in una radice e,sbattendo la testa, perse i sensi. Salicio accorse e la portò a palazzo, dove sarebbe stata medicata. Le voci girano molto! Una di esse diceva che l’imperatore aveva rapito la figlia del sovrano d’Occidente, per chiedere un riscatto. Il padre, allora, decise di attaccare Salicio, il quale non aveva nessun esercito, essendo contro la guerra.

Al risveglio, il popolo d’Oriente, s’accorse di essere sotto assedio. L’attacco fu breve, soprattutto per la mancata difesa. In pochi si salvarono, essendo fuggiti per le colline, mentre il resto del popolo fu catturato e schiavizzato. Salicio apparteneva al gruppo dei fuggitivi. Passò qualche giorno prima che egli tornasse nel suo regno a vederne le condizioni.

Appena arrivato all’interno del palazzo reale, vide la povera Rodos assassinata, e il dolore per la sua morte si aggiunse a quello per la distruzione del suo regno. Il sovrano si disperò sulla sponda del ruscello che scorreva accanto al suo palazzo. A forza di piangere, le sue lacrime lo fusero col terreno.

Ancora adesso, vicino ai corsi d’acqua, si può trovare un salice piangente: il frutto della metamorfosi di Salicio.

Gregorio  classe I A

Foto: dal web