CONSIGLI di LETTURA!

“PICCOLE DONNE” di L. M. Alcott letto da  Sara II A

Continuano i consigli di lettura dalla Classe II A.

Qui Sara ci suggerisce un bellissimo classico che ha letto recentemente: “Piccole donne”.

“Piccole donne” è stato scritto da Louisa May Alcott nel 1868 ed è uno dei più grandi capolavori della letteratura per ragazzi.

Questo romanzo racconta l’adolescenza di quattro sorelle molto unite tra loro, anche se molto diverse: Meg, la più grande, è dolce, gentile ed è un punto di riferimento per le sorelle; Jo è il maschiaccio di casa, è impulsiva e testarda, ha una grande passione per i libri e sogna di fare la scrittrice; Beth è la più dolce e generosa di tutte, quella che cerca di seguire più di tutte l’esempio della madre, è molto timida e ama suonare il piano; Amy la sorella minore, è la più bella, la più vanitosa e anche la più capricciosa, le piace dipingere. Le sorelle March vivono con la madre e la domestica Hannah, mentre il padre è sul fronte a combattere. Sono piuttosto povere e non si possono permettere cose di lusso, ma la signora March ha insegnato loro ad essere generose, ad aiutare sempre il prossimo, a capire quali sono le cose davvero importanti, a impegnarsi sempre e trovare il lato buono di ogni cosa e ogni persona.

Quello che rende speciale questo libro e che lo rende adatto sia ai ragazzi sia agli adulti, è che attraverso le avventure delle sorelle March la scrittrice trasmette importanti insegnamenti di vita. Questi sono ancora validi dopo oltre 150 anni, forse è proprio questo che rende l’opera un grande classico. Le lezioni più importanti che trasmette sono, a mio parere, che per essere felici non si deve essere per forza ricchi e che le diversità invece che dividere possono unire ed essere una risorsa.

E cosa dire dei personaggi? Sono semplicemente indimenticabili. I miei preferiti sono la signora March, sempre serena di fronte alle figlie nonostante le difficoltà della vita, capace di trasmettere positività, amore e coraggio; Jo con la sua figura così rivoluzionaria per la sua epoca che assomiglia molto a una donna moderna, libera e indipendente; infine la dolce Beth che, con il suo cuore d’oro, è il simbolo dell’altruismo, mette gli altri al primo posto prendendosi cura delle famiglie più sfortunate, nonostante la sua salute molto fragile.

In conclusione, non posso che consigliare il libro a tutti. Anche se può sembrare lungo, dopo poche pagine “Piccole donne” ti trasporta nel mondo delle sorelle March e le righe scorrono via veloci. Inoltre, a chi non vuole abbandonare questo mondo ricordo che la storia delle protagoniste prosegue con “Piccole donne crescono” e i “Figli di Jo”.

Sara Classe II A

 

 

 

Foto: SFT