Alla scoperta del…”Pi greco”!

 

Io e la mia classe, la III D, guidati dal professor Ferraris, abbiamo svolto un interessante esperimento in classe.

Per questo esperimento il professore ci ha fatto portare del materiale:

  • Una lattina
  • Un pezzo di spago lungo circa 1 metro
  • Scotch
  • Compasso
  • Righello
  • Matita
  • Gomma
  • Un cartoncino bianco

Forbice

La prima cosa che dovevamo fare è stato misurare la circonferenza della lattina di bibita e per fare questo il mezzo che abbiamo utilizzato è stato lo spago. Per misurare la circonferenza abbiamo trovato un punto di riferimento sulla lattina e abbiamo girato lo spago più di una volta per avere un risultato più preciso. Una volta fatti i giri fino all’esaurimento dello spago, abbiamo tagliato la parte in eccesso affinché combaciasse con il punto iniziale, poi abbiamo contato il numero totale dei giri che nel mio caso erano otto.

Abbiamo misurato lo spago utilizzando uno dei seguenti metodi:

  • 1° metodo: misurare con il righello tutto lo spago;
  • 2° metodo: utilizzare il banco o un qualsiasi altro oggetto per misurare lo spago;
  • 3° metodo: piegarlo in due, quattro, otto, ecc… parti e misurare lo spago piegato con il righello o un oggetto a piacere e poi moltiplicare il risultato ottenuto per il numero delle volte che si aveva piegato lo spago.

Io ho utilizzato il 3° metodo: ho preso il cartoncino, misurati i suoi lati, li ho utilizzati come unità di misura e ho trovato la lunghezza dell’intero spago; in seguito l’ho  divisa per il numero dei giri ottenuti  precedentemente e calcolato il valore della circonferenza della lattina: il mio risultato è stato 19,25 cm.

Una volta ottenuto il valore della circonferenza si riporta sul quaderno con l’abbreviazione crf (perimetro della circonferenza) = 19,25, nel mio caso.                                                                                                Dopo si prende il cartoncino e si arrotola intorno alla lattina il più stretto possibile e si fissa con l’adesivo, si ricalca la circonferenza ottenuta a mano libera sul quaderno.                                                                                                                                                                      A questo punto si trova il centro di quella circonferenza  usando la proprietà delle corde (corda = segmento che ha per estremi due punti della circonferenza): si disegnano due corde consecutive (con un vertice in comune) con misure a piacere e si tracciano le assi (retta perpendicolare alla corda che passa per il suo punto medio). Il punto di incontro delle due assi sarà il centro della circonferenza.                   Una volta trovato il centro della circonferenza si punta il compasso al centro, la sua apertura , grande come la distanza dal centro a un estremo della corda, corrisponde al raggio (segmento che va dal centro della circonferenza a un punto qualsiasi della circonferenza e ha sempre la stessa misura). Disegnato il cerchio con il compasso traccio il diametro (corda passante per il centro ed è il doppio del raggio) e lo riporto sul quaderno (nel mio caso misura 6,1 cm) con la sigla d = 6,1 cm.                                                                                   Infine si applica la formula crf : d = pi greco (perimetro della circonferenza diviso diametro uguale pi greco) e il risultato è molto vicino al valore di pi greco che corrisponde a 3,14, approssimato al centesimo. Il mio risultato è stato 3,15, tenendo conto che il margine era tra 3,05 e 3,20.

Da questo esperimento ho appreso che la formula per trovare il pi greco è crf : d = pi greco e che le formule  geometriche si possono  applicare anche agli oggetti della vita quotidiana.

Inoltre, per la noi ragazzi di III D è stato  molto interessante poter sperimentare concretamente la formula del “ pi greco”…

 

Giulia III D