ORTOGRAFIA … DIVERTENTE!

Si sa che  l’ortografia italiana ha tantissime regole e tante eccezioni a queste regole e che, a volte, studiarle può anche non essere divertente ma… se ci vengono in aiuto le storie si può trovare una via più piacevole per ricordare alcune di queste eccezioni.

Durante una lezione di grammatica, la nostra professoressa  ha chiesto a noi ragazzi di I A di inventare una storia che potesse aiutarci… ed ecco le nostre idee!

Questa è la regola che ha fatto nascere le idee: una regola ortografica importante è che si deve usare CQU nelle parola  ACQUA e i suoi composti, nelle parole come ACQUISTARE, NACQUE e poche altre; si deve invece usare CCU se subito dopo viene una consonante, …ma  ci sono ben due eccezioni:

una è la parola SOQQUADRO, la cui storia tutti conoscerete ma… abbiamo anche la parola TACCUINO, in cui abbiamo due C seguite da U e dalla vocale I…e come mai?

Abbiamo provato a rispondere con due storie. Leggetele e scegliete quella che preferite! A noi, sono piaciute entrambe!

 

STORIA DEI DUE FRATELLI “ C C” di Valentina  classe I A

C’erano una volta i due fratelli C C. Questi due fratelli erano educati, intelligenti ed ubbidienti. Erano molto più bravi delle altre lettere, soprattutto quando erano insieme perché la bravura di C sommata a quella dell’altro C faceva una bravura ancora più grande e loro ne andavano fieri.

I fratelli C C avevano un grande dono: scrivere! Volevano diventare scrittori e scrivevano storie bellissime e affascinanti. Proprio per questo i loro genitori regalarono loro un TACCUINO dove poter annotare i loro racconti.

Col passare del tempo, i fratelli diventarono sempre più educati e, intelligenti e ubbidienti e altre lettere, un po’ invidiose della loro bravura, non volevano più giocare con loro. C e C erano molto tristi. Un giorno i loro genitori decisero di dividerli perché insieme erano troppo bravi e nessuno voleva stare con loro. I genitori permisero loro di incontrarsi con il cugino U e alla cugina I nella parola TACCUINO, unica parola nella lingua italiana in cui abbiamo i fratelli C e C insieme al cugino U e alla cugina I. I genitori scelsero questa parola proprio perché i due fratelli amavano scrivere…e così avrebbero potuto continuare a scrivere le loro belle storie! I due fratelli, però, si ribellarono perché si volevano molto bene!

Allora, rassegnati, i genitori permisero loro di stare insieme anche in altre parole purché, dopo di loro, ci fosse uno delle altre cugine di secondo grado, le CONSONANTI!

Dopo questa concessione dei genitori, C e C accettarono la proposta e capirono che in molti non avevano capito la loro bravura e l’avevano scambiata per arroganza… così i due fratelli decisero di essere un po’ più umili… e da quel momento tutti vissero contenti in tante e tante parole della lingua italiana!

 

LA STORIA di C e C   di Adrien  classe I A

Tanto tempo fa, nel mondo delle lettere, andavano a scuola U e le gemelle C. Erano migliori amici e facevano tutto insieme: giocavano, parlavano, facevano i compiti…

Un giorno alla fine delle lezioni si misero a parlare e, non vedendo i compagni che uscivano da scuola, rimasero chiusi dentro!

Quando se ne accorsero, girarono per tutta la scuola per vedere se c’era qualcuno che potesse aiutarli ma erano sole. Provarono ad aprire una finestra ma non ci riuscirono.

Le gemelle C iniziarono a litigare su di chi fosse la colpa…nel mentre U trovò un piccolo TACCUINO, un quadernetto per gli appunti…Così prese il fil di ferro che teneva insieme le pagine e tutte insieme aprirono la serratura. Così riuscirono ad uscire dalla scuola e tornare a casa.

Arrivate a casa, il papà le sgridò e decise che, da quel momento, nessuna parola della lingua italiana avrebbe mai più avuto doppia C e U insieme, perché ne combinavano troppe insieme, esclusa la parola TACCUINO: l’oggetto che aveva loro salvato la vita! E così fu!

 

Speriamo che queste due storie vi siano piaciute e vi aiutino a ricordare alcune delle tantissime eccezioni alle regole che la nostra bella lingua italiana possiede!

 

Immagini: dal web