“La tregua di Natale” un bellissimo film!

Locandina del film – foto dal web

A scuola, tempo fa, abbiamo visto un film “La tregua di Natale – Joyeux Noel” che non poteva essere visto in un momento più azzeccato, per noi, perché non solo il film è ambientato nel periodo storico che stavamo trattando in quel momento in classe – cioè la Prima Guerra mondiale – ma è ambientato proprio nel periodo dell’anno che stavamo vivendo, cioè il periodo natalizio.

Infatti, nel film, si parla proprio del primo Natale della prima guerra mondiale, il Natale del 1914, quando ormai la “guerra lampo” era stata sostituita dalla tremenda “guerra di trincea”. Il film è ambientato in Francia sul fronte franco-tedesco in pieno territorio francese ma occupato dai tedeschi.

La guerra di trincea è molto dura, la qualità della vita è molto bassa e uscire dalla trincea è pericolosissimo. Entrambe le parti schierate in queste trincee desideravano una tregua, anche solo per poter soccorrere i feriti e raccogliere i morti, ma nessuna delle due parti aveva il coraggio di proporla.

Ma, quella notte di Natale 1914, successe qualcosa di straordinario. Inglesi, in realtà scozzesi, francesi e tedeschi inizialmente festeggiarono il Natale ognuno nelle proprie trincee. Poi,  inaspettatamente, dalla trincea, uscì un tedesco, che nella vita civile era un famoso cantante lirico, cantando una tipica canzone natalizia subito accompagnato nel canto dagli scozzesi con le loro cornamuse. Infine tutti i soldati uscirono dalle trincee. Gli ufficiali, dopo un breve incontro, decisero per una momentanea tregua di Natale e tutti insieme, soldati e ufficiali, tedeschi, francesi e scozzesi, cantarono, bevvero, si scambiarono piccoli doni, mostrarono foto e pregarono e questo mi sorprese non poco!

Io credevo che questa storia fosse esageratamente romanzata, ma la professoressa ci ha spiegato che tutto ciò è realmente accaduto e che è testimoniato dalle lettere dell’epoca, scritte dai soldati e dagli ufficiali che hanno vissuto questi episodi. Il giorno seguente gli ufficiali decisero di fare una nuova tregua per seppellire i caduti, che erano ancora abbandonati nella “terra di nessuno” tra le due trincee.

La cosa più toccante del film è che, dopo tutto quello che era successo nella notte di Natale e il giorno dopo, nessuno dei soldati aveva più il coraggio di sparare un colpo sui “nemici” con cui avevano appena festeggiato la festa di Natale. Però, appena i superiori vennero a saperlo, reagirono molto male. I soldati vennero immediatamente mandati lontani, in fronti in cui la battaglia infuriava, oppure rimandati a casa con disonore. Per raccontare questa storia, il regista intreccia varie vite come quella del ragazzo scozzese che aveva convinto il fratello ad arruolarsi come volontario e quando, poi, questo era stato ucciso non aveva avuto il coraggio di scriverlo ai genitori e continuava a fingere che il fratello fosse vivo, o la storia del cantante lirico, o quella del tenente Horstmeyer, ebreo che ama la Francia e sogna di poter tornare a Parigi come turista, e molte altre storie. Tutti questi punti di vista sono certamente un aspetto del film molto accattivante, che lo rendono interessante. Questo film è piaciuto molto a noi ragazzi, perché ricco di colpi di scena e perché ci fa riflettere sull’atrocità della guerra e sul senso di fraternità che dovrebbe accomunare tutti gli uomini.

Testo : Lorenzo G. classe III A