Abbiamo visto la “Tosca” e…ci è piaciuta!

 

Mercoledì 5 Ottobre, noi ragazzi di III A e di III F, con i nostri docenti, siamo andati al teatro Chiabrera di Savona a vedere l’Opera “Tosca”.

L’opera è uno spettacolo teatrale, in cui gli attori recitano cantando, in italiano antico, (dal 1900 fine 1800) e vengono accompagnati da un’orchestra, formata da più di quaranta strumenti.

I temi principali dell’opera sono il dramma e la tragedia.

L’Opera Tosca è stata scritta nel 1899 da Giacomo Puccini, ed è stata recitata a teatro per la prima volta il 14 gennaio 1900 a Roma.

E’  ambientata tutta in un unico giorno, il 17 giugno 1800, a Roma.

I protagonisti sono Floria Tosca, Mario Cavaradossi, Scarpia e Angelotti.

La storia inizia con l’incontro tra Angelotti, un rivoluzionario appena scappato dal carcere e Mario Cavaradossi, un pittore che sta lavorando al dipinto della Madonna in una chiesa; Angelotti si rifugia in questa chiesa sapendo che la marchesa, sua sorella, gli aveva lasciato dei vestiti da donna per nascondersi e scappare.

Cavaradossi lo aiuta a nascondersi nella cappella in modo che si possa cambiare, ma ad un tratto arriva Tosca, la fidanzata di Mario, che, guardando il volto della Madonna, nota che è lo stesso della marchesa e non è il suo! Così, si arrabbia e pensa che Mario l’abbia tradita, ma lui giura di amare solo lei.

Appena lei se ne va lui indica ad Angelotti la strada della sua villa e di un nascondiglio impenetrabile nel suo giardino, così Angelotti fugge senza avere il tempo di cambiarsi ma si porta via i vestiti per non lasciare tracce e Cavaradossi lo segue; però lui resta nella sua villa mentre Angelotti va nel nascondiglio.

Più tardi arriva Scarpia, il capo della polizia, che setaccia la chiesa e la cappella in cerca di Angelotti, ma non lo trova  visto che è già scappato.

Però trova un ventaglio con lo stemma della marchesa e intuisce cosa sia successo e quando vede Tosca arrivare le mostra il ventaglio. Lei pensa subito a un tradimento e, in preda alla gelosia, corre verso la villa di Mario  e Scarpia la fa seguire da due delle sue guardie.

Tosca controlla ogni singolo angolo della villa ma senza trovare l’amante e Mario alla fine le racconta ciò che è successo e le fa promettere di non dirlo a nessuno.

Appena tosca esce dalla villa, le guardie che la stavano seguendo, entrano per cercare Angelotti, Cavaradossi confessa di essere repubblicano, quindi la polizia  lo arresta.

Scarpia chiama nel suo ufficio Tosca e le propone di fare un accordo: chiedendole di cominciare una relazione con lui, in cambio della falsa fucilazione di Mario. Tosca all’inizio è titubante ma sentendo le pene che sta subendo il suo amato accetta, ma solo in cambio che Scarpia le scriva un mandato per andare via da Roma con Mario.

A quel punto Scarpia chiama uno dei suoi ufficiali e finge di ordinargli una falsa fucilazione. Scrive i due mandati e Tosca li controlla. Appena ha la certezza che siano veri prende un tagliacarte dalla scrivania e quando Scarpia le si avvicina per avere un rapporto,  lei lo pugnala e nonostante le suppliche dalla parte di lui Tosca gli affligge un ultimo colpo uccidendolo.

Dopo poco Tosca sente la campana che annuncia la fucilazione: lei crede sia falsa! Corre verso la scrivania a prendere due candelabri, ed essendo lei molto religiosa, li posiziona intorno al cadavere chiedendo perdono a Dio per il suo gesto.

Corre verso il luogo della fucilazione, dove incontra  il suo amato Mario, disperato che lei consola perché gli dice che sarà tutta una falsa fucilazione e gli spiega che deve fingere di morire al primo colpo e di aspettare a terra finché lei non gli dirà che le guardie sono andate via e lo raccomanda di non farsi troppo male cadendo a terra.

Quando arriva il plotone di esecuzione Cavaradossi e Tosca sono molto tranquilli perché sanno che sarà tutta una farsa. i soldati sparano e Tosca va a vedere Mario raccomandandogli di non alzarsi perché vede ancora le guardie, poi dice a Mario di alzarsi e di scappare, ma quando vede che lui non si muove, prova ad ascoltare il battito del cuore di Mario ma non sente niente, e non appena realizza che Mario è morto sente una guardia gridare che Scarpia è stato ucciso da lei.

Le guardie riescono a trovarla e lei per sfuggire alle torture e alla fucilazione si suicida, buttandosi giù dal burrone accanto al luogo in cui Mario è stato fucilato maledicendo Scarpia e dicendogli che si sarebbero visti nell’aldilà e lei avrebbe avuto la sua vendetta.

L’opera è piaciuta a buona parte della classe: Infatti, molti e l’ha trovata abbastanza interessante e piacevole, anche perché ci era stata spiegata con precisione prima di assistere allo spettacolo. Altri,  invece, l’hanno trovata un po’ noiosa. Alcuni, a lungo andare, l’hanno trovata pesante, non essendo molto abituati a questo tipo di spettacolo.

Comunque andare a teatro è sempre una esperienza piacevole!

Testo di Eleonora F, Marina e Sara  classe III A

 

Foto: wikipedia; Copertina: Progetto Canva di SFT